Prima che artista o
stilista ̶ come molti mi definiscono ̶ sono
un’imprenditrice.
E ci tengo a precisarlo:
sono fiera di quello che sono e ora ho la piena coscienza di questo.
Il percorso di vita e
professionale che mi ha portato ad essere la donna che sono oggi è stato
abbastanza complesso.
Tutto è cominciato dalla
terra, lì ci sono le mie radici: come un albero di ulivo secolare che affonda
le sue radici nella terra, io da questa ho attinto la linfa vitale, tutto ciò
di cui avevo bisogno e che mi ha formato: fatica, dolore, difficoltà; ma anche
i frutti più belli: gioia, crescita, inventiva, ricchezza.
L’espressione “L’ultima
delle tabacchine” rimanda al fatto che ho coltivato il tabacco per molto tempo,
un mestiere “forgiante”, davvero difficile e faticoso (soprattutto per le
donne), che non è più comune al giorno d’oggi.
Il percorso che mi ha
fatto diventare un’artista/imprenditrice è iniziato nell’azienda che abbiamo
creato insieme io e mio marito, amico e compagno di vita da circa trent’anni.
Agli inizi l’azienda era solo una piccola bottega artigiana, poi è diventata
un’azienda vera e propria e per caso ho scoperto il legno.
Lavorare il legno è stata
la svolta della mia vita: “Wood my life”. L’arte del legno mi ha donato quello
che cercavo: soddisfazione, serenità, pace, fama. Ho scoperto che quella era la
mia strada, che tutto partiva da lì e che andando avanti avrei raggiunto la
piena realizzazione.
È stato terapeutico,
anche per superare momenti non facili della mia vita, immergermi nella
creazione, nelle gioie dell’arte. Dietro ogni mia singola opera c’è una storia,
un aneddoto, un ricordo, un’ispirazione particolare, unica.
Ed è questo che voglio
condividere con voi, una parte dei miei sogni, una parte della mia storia, una
parte di me stessa.
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