lunedì 26 maggio 2014

I papà che vivono in Cielo





















San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla

arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
 E tu, Cielo, dall'alto dei monti
 sereni, infinito, immortale,
 oh! d'un pianto di stelle lo inondi
 quest'atomo opaco del Male!

Ogni papà che vive in terra è papà due volte. Papà dei suoi figli e padre dei figli - il quale padre  - " VIVE IN CIELO ".  A Eros, un giovane papà di tre figli, partito in questi giorni per la sua nuova casa,  auguro che non sia in pena, che viva sereno (dopo un'agonia terrena) perché il suo nido avrà certo L'AMORE necessario per affrontare  i travagli della vita terrena...









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