San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei monti
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!
Ogni
papà che vive in terra è papà due volte. Papà dei suoi figli e padre
dei figli - il quale padre - " VIVE IN CIELO ". A Eros, un giovane papà di tre figli, partito in questi giorni per
la sua nuova casa, auguro che non sia in pena, che viva sereno (dopo
un'agonia terrena) perché il suo nido avrà certo L'AMORE necessario per affrontare i travagli della vita terrena...
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